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Cari amici

ieri durante un incontro con tanti parrucchieri ho sentito nell’aria poca fiducia nelle istituzioni e timore di controlli da parte degli Organi Ufficiali. Vorrei dire a tutti che dobbiamo imparare a non aver paura dei Carabinieri, della Finanza e comunque di persone che esistono non per farci del male ma per aiutarci.
Dobbiamo imparare a conoscerli, a parlare con loro, a comunicare loro i nostri timori, i nostri bisogni, coinvolgerli nelle nostre speranze e anche, perchè no, nel nostro futuro.
Denunciate il lavoro nero!

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Sono nostri amici

Videomessaggio del 8/6/2013

Denunciamo il lavoro nero

Durante l’intervista a “Parrucchierando On Hair” dello scorso 29 maggio ho lanciato l’allarme su ciò che sta diventando un tristissimo trend:moltissimi collaboratori anzichè aprire nuovi saloni, preferiscono il
lavoro nero.
Le istituzioni non possono farci niente, soprattutto perchè l'”omertà” parte da noi parrucchieri.
Un'”omertà” che non ha senso di esistere, perchè non ha senso proteggere gente che non paga le tasse, non ha senso diventare complici passivi di chi opera illegalmente. Queste persone che scelgono la strada più facile del lavoro nero, non contribuiscono all’accrescimento dell’Italia, a quel circolo virtuoso che
genera nuovi posti di lavoro, che fa girare l’economia, bensì, oltre a non pagare le tasse, falsificano i dati dell’indotto e fanno una costante e minacciosa concorrenza sleale.

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Chi lavora in nero non ha dipendenti, non deve utilizzare prodotti garantiti, non ha mutui, affitti, parametri igienici da rispettare, autorizzazioni da chiedere, smaltimenti di rifiuti da dichiarare e da pagare, formazione e aggiornamenti da fare… Per questo sono concorrenti sleali. Ma soprattutto, sono persone disoneste, che rubano all’Italia e ai colleghi. Si dovrebbe sensibilizzare il pubblico e farli conoscere per quelli che sono. Tutto questo si potrebbe fermare se Noi parrucchieri denunciassimo, se non ci limitassimo a guardare solo il nostro orticello. E’ anche colpa nostra. Che chiudiamo un occhio. Che scrolliamo le spalle. E’ troppo facile dire che “sono gli altri”.
A questo proposito ricordo una frase di John Fitzgerald Kennedy “Non chiedetevi sempre ciò che lo Stato può fare per voi, chiedetevi anche ciò che voi potete fare per lo Stato” ed io mi permetto di aggiungere “anche per noi stessi”. Usate questo blog per raccontare ciò che capita nella vostra zona. Provvederemo a segnalarli alle associazioni di categoria esistenti. E’ necessario iniziare a fare qualcosa di concreto per far sì che le cose cambino.