Oggi vorrei condividere con Voi questo bellissimo messaggio che Luigi Einaudi, secondo presidente della Repubblica Italiana, ci ha trasmesso nel 1960. A distanza di più di 50 anni i piccoli e medi imprenditori sono rimasti gli unici a rispecchiarsi in ciò che leggerete. Mi auguro, e ci auguriamo, che questo scritto risuoni nelle menti dei nostri dirigenti e politici, affinchè capiscano.
“…….migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. E’ la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di denaro. Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, abbellire le sedi, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie e investono tutti i loro capitali per ritrarne spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi.”
(Luigi Einaudi, da Dogliani, Dedica all’impresa dei Fratelli Guerrino , 15 settembre 1960)
Che ne pensate?
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